(di: Charles Aznavour – Mogol – J. Plante)

Versione in Italiano:
Ti riparlo di un tempo che in questo momento non ha più valore.
Riparlo di Montmartre, dei fiori di lillà sbocciati alle finestre
della nostra stanza colma di speranza e di un grande amore.
Pittore vuole dire poco da mangiare ma io non piansi mai.

La boheme, la boheme significava felicità.
La boheme, la boheme era la nostra bella età.

E nei caffè vicini eravamo qualcuno che aspettava la gloria
dei poveri si sa ma a dir la verità ci credevamo tanto
tanto che una tela poi si trasformava in un pasto caldo
e tutto senza un soldo intorno ad un camino l’inverno non c’è più.

La boheme, la boheme vuol dire vivere così
la boheme, la boheme amare tutti e dire sì.

Molto spesso accadeva che al mio cavalletto passavo la notte
e disegnavo te, che stavi lì per me per ore ed ore intere
e poi alla mattina morti di stanchezza ci trovava il sole
e scendevamo insieme tutti e due felici a bere un buon caffè.

La boheme, la boheme aver vent’anni insieme a lei.
La boheme, la boheme non l’ho rivista proprio mai.

Quando un giorno per caso mi trovo a passare davanti a una casa, la casa di Montmartre.
Non vedo più i lillà, e tutto sembra triste e sopra quella scala non passa più la tela.
Ora è tutto nuovo, io sono un gran signore che muore di dolore e che non piange mai.

La boheme, la boheme senti una voce e pensi a me.
La boheme, la boheme indietro non si torna mai.