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Lo chiamavano Vigio il 'furbo', era proprio 'sveglio',
con l'allevamento dei tacchini, lui ha trovato una strada. Era nato in borgata Regio Parco, fin da piccolo aveva lavorato, aveva la mania del risparmio, per non spendere rubava addirittura in casa. E per questo suo vizio maledetto, era noto alle questure di ogni dove, era ospite, ogni tanto, delle Nuove, ma era un 'furbo', stimato e rispettato. Lo chiamavano Vigio il 'furbo', era proprio 'sveglio', con l'allevamento dei tacchini, lui ha trovato una strada. Un bel giorno notò quell'inserzione: «Per far soldi allevate i cincillà». Vide chiaro nella speculazione e allevatore divenne là per là. Coi risparmi di una vita di furti, comperò di cincillà trecento uova. Istruzioni: gradi trenta per la cova ed in maggio schiuderanno i cincillà. Lo chiamavano Vigio il 'furbo', era proprio 'sveglio', con l'allevamento dei tacchini, lui ha trovato una strada. Al dischiudersi delle uova, in quel di maggio, si è visto saltar fuori trecento tacchini, ma era un 'furbo' e non si perse di coraggio, e di tacchini allevatore diventò. Ora il Vigio è diventato un gran signore, vende i tacchini ai Supermercati della città, ma un assillo gli è rimasto in fondo al cuore: chissà mai com'è fatto un cincillà. Lo chiamavano Vigio il 'furbo', era proprio 'sveglio', con l'allevamento dei tacchini, lui ha trovato una strada.... |
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