Lo chiamavano Vigio il 'furbo', era proprio 'sveglio',
con l'allevamento dei tacchini, lui ha trovato una strada.
Era nato in borgata Regio Parco, fin da piccolo
aveva lavorato, aveva la mania del risparmio,
per non spendere rubava addirittura in casa.
E per questo suo vizio maledetto, era noto alle questure
di ogni dove, era ospite, ogni tanto, delle Nuove,
ma era un 'furbo', stimato e rispettato.
Lo chiamavano Vigio il 'furbo', era proprio 'sveglio',
con l'allevamento dei tacchini, lui ha trovato una strada.
Un bel giorno notò quell'inserzione:
«Per far soldi allevate i cincillà». Vide chiaro
nella speculazione e allevatore divenne là per là.
Coi risparmi di una vita di furti, comperò di cincillà
trecento uova. Istruzioni: gradi trenta per la cova
ed in maggio schiuderanno i cincillà.
Lo chiamavano Vigio il 'furbo', era proprio 'sveglio',
con l'allevamento dei tacchini, lui ha trovato una strada.
Al dischiudersi delle uova, in quel di maggio,
si è visto saltar fuori trecento tacchini, ma era un 'furbo'
e non si perse di coraggio, e di tacchini allevatore diventò.
Ora il Vigio è diventato un gran signore, vende i tacchini
ai Supermercati della città, ma un assillo gli è rimasto
in fondo al cuore: chissà mai com'è fatto un cincillà.
Lo chiamavano Vigio il 'furbo', era proprio 'sveglio',
con l'allevamento dei tacchini, lui ha trovato una strada....