Al di lą del male incoscio, al di lą del bene,
Sembra un controsenso la paura nelle vene.
E’ cosi che ci prende in giro per metą,
tempo perso l’universo e ci fa immortali
come eroi per potere spaziare.
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Quasi un’ombra all’imbrunire,
lungo il marciapiede, ancorata al molo,
una domanda che non chiede quasi mai
e ci lascia in panne nei viavai, nel deserto,
e poi se ne va, passo incerto ad ogni novitą,
ai confini della realtą.
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Dietro il buio l’imprevisto viene da lontano,
da sconsiderato acquisto, con le chiavi in mano.
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Te ne stai a guardare tutto quel che fai,
l’incoscienza č solo una bugia, gaia scienza
della fantasia che non vuole dormire mai.
Al di lą, ai confini della realtą,
al di lą, ai confini della realtą.