Faccia di cane nasce alla stazione, dentro una barca a forma di vagone.
Ha gią vent'anni ormai, ghiaccio a Natale sopra i marciapiedi,
la donna grassa non si tiene in piedi e si fa piccola,
la gente ride ma lui le dą una mano e la riporta su,
fante di cuori ormai non ci si crede neanche pił.
In questa cittą vorrei piantarci un faro, per vederci pił chiaro.
In questa cittą vorrei trovarci il sale,
in questa cittą che prende a calci un cane, mentre muore di fame.
In questa cittą che affoga senza il mare.
Faccia di cane aveva questa idea: dare ai vagoni forma di galea,
speranze all'ancora, ma alla stazione nasce un altro cane,
figlio di faccia pressappoco uguale, ha gią vent'anni ormai.
La gente cade e lui con una mano la riporta su,
la gente ride con uno schiaffo lui la sbatte gił.
In questa cittą vorrei piantarci un faro, per vederci pił chiaro.
In questa cittą vorrei trovarci il sale,
in questa cittą che prende a calci un cane, mentre muore di fame.
In questa cittą che affoga senza il mare.
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In questa cittą vorrei piantarci un faro, per vederci pił chiaro.
In questa cittą vorrei trovarci il sale,
in questa cittą che prende a calci un cane, mentre muore di fame.
In questa cittą che affoga senza il mare.