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- Proclama di Camillo Torres - Fausto Amodei - Album 'Se non li conoscete'_ 1972 Da molti anni i poveri della nostra patria, da molti anni attendono il grido di battaglia, il grido per gettarsi nella lotta finale contro l'oligarchia e contro il capitale, contro l'oligarchia e contro il capitale. A questo punto il popolo non crede a chi ha il potere, a questo punto il popolo non crede alle elezioni, non c'è più via legale che possa esser tentata, non resta altro al popolo che la lotta armata. Il popolo è deciso a offrir la propria vita per dare ai propri figli un tetto e da mangiare, per dare soprattutto a chi verrà domani la patria non più schiava dei nordamerìcani. |
E devo dire al popolo che io non l'ho tradito, son stato sulle piazze d'ogni città e villaggio chiamando chi lavora ai campi e alle miniere a unirsi e a organizzarsi per prendere il potere. Chiunque è un patriota stia sul piede di guerra finchè possano sorgere i capi guerriglieri; dobbiamo stare all'erta, scambiarci le opinioni, raccoglier le provviste con armi e munizioni. La lotta è prolungata e i colpi all'oppressore sian piccoli, se occorre, purchè siano sicuri; proviamo cosa valgono di fronte agli avversari coloro che si dicono dei rivoluzionari. |
Agisci senza sosta, ma agisci con pazienza, la guerra sarà lunga e ognuno dovrà agire; importa soprattutto che la rivoluzione quando è il momento giusto ci trovi dall'azione. Abbiamo incominciato perchè la strada è lunga, però questa è la strada per la rivoluzione: con noi fino alla morte a unire e organizzare, con voi fino alla morte, la classe popolare. Con noi fino alla morte perchè siamo decisi, con voi fino alla morte, a andare fino in fondo: la presa del potere non è ormai più illusoria, lottar fino alla morte vuoi dire la vittoria. |
Nota Bene => Camillo Torres, prete e sociologo colombiano, morì il 15 febbraio 1966, in uno scontro a fuoco a Santander, con le truppe dell'esercito regolare, lottando col mitra in mano contro un'oligarchia serva dell'imperialismo nordamericano. La canzone è una parafrasi assai fedele dell'ultimo messaggio di Torres al popolo colombiano ("Dalle montagne, gennaio 1966") considerato il suo testamento spirituale. |
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