Un grumo di baite di pietra, collocato su un ‘cocuzzolo’: questo è Serre Malan, in angrognino Sëre Malén,
… e qui ci tengono!
I prati che circondano questa caratteristica borgata sono molto ripidi ed un tempo vi si poteva giungere solo mediante una stretta mulattiera.
Come tutte le borgate di valle, aveva una sua ottocentesca scuoletta quartierale, una di quelle ‘università delle capre’, tanto amate dal generale Beckwith, che assolveva egregiamente il suo ruolo di centro di educazione e di aggregazione.
La vita di questa borgata, un tempo molto popolosa, non era diversa da quella di tanti altri nuclei abitativi di media altitudine: strappare alla terra avara sostentamento per sé e per i propri animali.
Nell’attività di promozione e di valorizzazione delle risorse turistiche della Val d’Angrogna, ricca di testimonianze di storia valdese e partigiana, si è pensato di creare un posto-tappa del GTA proprio in quella scuoletta in disuso.
La scelta è stata dettata dalla sua vicinanza al fondovalle, cui è collegata dal 1987 da una strada in terra battuta, creata dal consorzio fra residenti e proprietari, ed al Rifugio Barfè, meta di escursionisti, di amanti della mountain bike
e delle passeggiate a cavallo.
L’attenta ristrutturazione ha creato un posto-tappa ben attrezzato (posti letto e cucina) adatto per piccoli gruppi di escursionisti autonomi che vogliano conoscere la natura, la civiltà montanara e la vita di una valle suggestiva.
E’ l’ideale per un turismo familiare e ‘dolce’; può diventare un ‘rifugio’ per chi voglia allontanarsi dal caos cittadino e riassaporare i ritmi lenti della natura; può costituire una base per chi voglia studiare il territorio o anche soltanto ‘guardarlo’.
Ci si sente sicuri tra questi viottoli, tra questo verde intenso, tra queste pietre antiche.
Si possono organizzare, e questo avviene, incontri tra amici per gustare un piatto di polenta e spezzatino, mentre ci si racconta le cose di un tempo e si lascia vagare lo sguardo sulla Valle, sospesi in questo nido d’aquila.