Alassio (SV), 6 marzo 2001

Sono ...il figlio del "Capun", ed ho avuto la fortuna di ricevere dall'amico Giulio Giordano una copia della 'ricerca' da Loro diretta ed eseguita dai Loro studenti sulla Resistenza in Val Pellice.

Desidero esprimere la sorpresa, anzitutto, per simile lavoro, di grande impegno e di stupendo esito finale, grazie anche alla presentazione non solo grafica, ma anche con utilizzo di tecniche informatiche che hanno aggiunto un buon pizzico di sale.

Tuttavia, il mio apprezzamento è soprattutto rivolto al coraggio da Loro dimostrato nell'affrontare l'impresa, che non deve essere stato da poco, ed alla determinazione che deve averne condotta l'attuazione, sia nel gestire i giovani partecipanti ed ancor più nell'affrontare gli inevitabili 'mugugni' dei non giovani.

Ho letto gli opuscoli ed esaminato i dischetti con grande piacere e, come si può immaginare, anche con particolare, personale interesse, lieto che, tutto sommato, la figura di mio padre non sia stata troppo malmenata, come purtroppo avvenuto in altre sedi della Valle.

Mio padre fu un vero innamorato di questa, sin dal suo arrivo a Torre nel '38, e ne studiò profondamente la storia, affascinato dalle tante particolarità che essa gli presentava. Per questo gli fu naturale affiancarsi ai primi ribelli locali, di cui condivise immediatamente gli ideali e gli impegni di lotta contro i moru e i tedeschi. Purtroppo la sua origine non locale, fece sì che non tutti lo accettassero benevolmente, ed il suo carattere profondamente 'ribelle', non lo aiutò, né durante né dopo la Resistenza. Tuttavia, quanto fece, lo fece con totale onestà e con il massimo impegno personale e non certo per 'farsi bello' come sproloquia il Sig. Sindaco di Bobbio, che, forse, non lo ha neppure conosciuto!

Grazie quindi per il Loro lavoro e per l'evidente spirito che l'ha animato ed ancora 'bravi!' i ragazzi, che dimostrano una serietà ed una dedizione che è conferma di quanto una educazione ben impartita possa fare.

Per ora, rinnovo i miei migliori complimenti e, nella speranza di poter avere un incontro personale, porgo i miei più cordiali saluti.

Enzo Prearo