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la mia carta porta il numero cinquantamila. Ho otto bambini, e il nono nascerà dopo l'estate. Ti dispiace forse ? Scrivi : sono un arabo; impiegato con i compagni della miseria in una cava, ho otto bambini per i quali dalla roccia ricavo il pane, i vestiti ed il quaderno. Non chiedo la carità alle vostre porte né mi umilio davanti alle piastrelle dei gradini. Ti dispiace forse ? Scrivi : sono un arabo; un nome senza titolo e resto paziente in una terra dove tutto vive con impulso di furia. Le mie radici si sono ancorate qua, prima del nascere del tempo prima dell'apertura delle ere anteriormente ai cipressi, agli uliveti ed al crescere dell'erba. Mio padre …viene dalla stirpe dell'aratro, non è un figlio di signori privilegiati, mio nonno pure era un contadino né ben cresciuto, né ben nato ! Mi insegnava l'orgoglio del sole prima di insegnarmi la lettura dei libri. La mia casa è la guardiola di un custode fatta di rame e di canna. Sei soddisfatto della mia posizione ? Ho un nome senza titolo ! Scrivi : sono un arabo; dai capelli color carbone e dagli occhi bruni. La mia descrizione: un akal sulla kufiyya copre il mio capo; e il palmo della mano duro come la roccia, graffia chi lo oserebbe toccare. Il mio indirizzo è : un villaggio disarmato … dimenticato dalle vie senza nomi Scrivi : sono un arabo; avete rubato la vigna dei miei nonni e la terra che coltivavo insieme ai miei figli. Senza lasciare a noi nulla né ai nostri nipoti … se non queste rocce. E' forse vero che il vostro stato prenderà anche queste … come si mormorava ? Allora ! scrivilo in cima alla prima pagina : "non odio la gente né aggredisco alcuno, ma se divento affamato la carne dell' usurpatore sarà il mio cibo. Attenzione ! Guardatevi dalla mia collera e dalla mia fame ! |
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