27 OTTOBRE 1995 DALLE ORE 21
La Sala Unionista Valdese è tutta un fervere di attività:
Renato e Piero (Manzone tecnico delle luci e Cironti tecnico dei suoni) spostano cavi, posizionano faretti, controllano effetti luminosi ed acustici... ed aiutano a spostare seggiole e materiale disparato;
Jean-Louis (Sappè, il Drea di scena) prova con mano sicura la pianola, sposta oggetti di scena ... ed aiuta a sistemare seggiole e materiale vario;
Adriana (Varliero, la trovarobe) si annota con attenzione e con piglio da ragioniere ciò di cui si ha bisogno per la rappresentazione - Ti serve la pelliccia? e cosa d'aout?-.
Arrivano alla spicciolata Shasha e Chantal (De Bettini e Rivoira, con i loro zainetti di scuola e la preoccupazione per il "domani scolastico", l'una studentessa anche nella pièce teatrale e l'altra staffetta, Nicoletta studentessa e segretaria) ed Elena (Bertot , la Francesca innamorata ed infelice) svelte svelte a rimboccarsi le maniche per aiutare dove occorre.
Compare Paola (Grand, la maestra Clotilde, Nadia la sessantottina e agente di custodia) con la sua pagnotta di pane pranzo-cena, dopo una intensa giornata a base di antibiotici per i suoi clienti di stagione;
entra Fiammetta (Gullo, con ruoli di staffetta della resistenza, Anita e giovane studentessa tossicodipendente) che opera nel sociale e nel teatro con la stessa passione e travolgente vitalità.
Si susseguono Delio (Paschetto, autenticamente vero come Brogi, il barbone e come uomo in grigio) che, con la sua voce forte, dà consigli, accetta suggerimenti e... sposta seggiole e sistema materiale;
Silvano ( Bertin, in scena partigiano, Attilio, Toni ed avventore), volto simpatico e rassicurante, amore per la battuta, più vera e spontanea in piemontese, che sposta con energia tutto ciò che non è al suo posto;
Maura (Bertin, Annalisa e sorella di Drea), volto aperto e sguardo diretto, forte e sicura, che parla in un angolo con alcuni compagni, forse dello spettacolo, forse della sua giornata di lavoro;
Marisa (Sappè, la madre di Drea) posata e sorridente, pacata nel muoversi e nel parlare, rassicurante, insomma.
Infine arrivano Franca (Malan, nei ruoli di 2^ staffetta, Vedova del Generale, Claudia e manager), che passa come un fulmine con il suo borsone con gli abiti di scena;
Angelo ( DAmore, nei ruoli di fascista, barbiere, Pasquale e uomo in grigio), efficiente e di poche parole, che guizza qua e là per portare altri ritocchi ad uno scenario ormai ordinato e pronto per la rappresentazione.
Tutto sembra pronto.
... Ma Dovè Renè? ( Gonnet, il nazista, il farmacista, il compagno, l'uomo in grigio).
... Ecco, dalla finestra si vedono i fari di un'automobile.
E' lui, per fortuna!! Un po' trafelato, ma presente all'appello!!
Al centro della scena, vestiti con i loro abiti di tutti i giorni, si uniscono in un gruppo serrato; si scambiano battute; c'è aria di confidenza, si potrebbe dire di complicità; si galvanizzano come prima di una partita.
Saranno pure dei 'non professionisti', ma l'idea di gente tosta che sa quel che fa, e lo fa bene, la danno proprio.
Come ad un segnale convenuto, tutti si allontanano; cala il silenzio; si attutiscono le luci;
inizia in sordina a diffondersi la colonna sonora.
Le prove hanno inizio.
E' un privilegio particolare assistervi; si sta lì e si guarda un mondo in miniatura comporsi sotto gli occhi e iniziano a sfilare pagine di storia in nero, in rosso e in grigio, la nostra storia davvero.
L'emozione è forte e la colonna sonora, scelta con acume e sensibilità, trasmette brividi: di paura, di gioia, di speranza, d'angoscia.
... E' il Cafè Libertè, che racconta la nostra storia e che non può non far riflettere.