La storia del castello di Chambord si lega alla stravaganza di Francesco I,
noto anche per la sua 'folie de grandeur' e per le sue due intense passioni:
la caccia e le donne.

Quale luogo migliore per coltivarle entrambe di un padiglione di caccia
immerso nella Forêt de Boulogne, circondato da un parco popolato da cervi, selvaggina e cinghiali, con un perimetro di cinta lungo 35 chilometri, separato
dal mondo da un fossato colmo delle acque del Closson, affluente della Loira, appositamente deviate per compiacere il sovrano?

Il progetto pare risalga a Leonardo da Vinci e la sua realizzazione a 1800 lavoratori, guidati da due capomastri; mentre le aggiunte furono capricci
inventivi dei suoi due successori, il figlio Enrico II e Luigi XIV.
Quest'ultimo non scherzņ quanto a fasto, perchč lo fece dotare di 440 stanze!!

Modifica dopo modifica, il castello oggi consente di vedere disseminati i segni del gusto dei successivi proprietari e si fa ammirare
per la torre della lanterna, con i suoi 32 metri d'altezza ed i contrafforti ad arco per sostenerla;
per le quattro torri circolari, nucleo originario del castello, sulle cui spianate
dei tetti sembrano germogliare casualmente guglie, torrette, cupole;
per lo scalone a spirale esterno audace ed innovativo;
per i vari appartamenti con volte a botte e finemente decorati,
per, infine, il suo profilo davvero bizzarro,
che sembra una scacchiera gremita di pezzi.